ZIGOLO CAPINERO Emberiza melanocephala Scopoli, 1769
istribuzione – Lo Zigolo capinero è una specie migratrice, diffusa in Europa sud-orientale e in Asia sud-occidentale: penisola Balcanica, Cipro, Caucaso, Asia Minore, Iraq, Iran, Afghanistan, Palestina. I principali quartieri di svernamento si estendono nell’India nord-occidentale.
In Italia è estivo e nidificante localizzato lungo la costa adriatica delle regioni meridionali.
Habitat – Frequenta radure di boschi, aree cespugliate con bassi alberi, campagne coltivate a cereali e girasole, vigneti, oliveti, parchi e giardini, macchia mediterranea e garighe. In Italia si insedia nelle pianure costiere erbose o in parte coltivate a cereali e nelle colline a macchia e cespugli.
Comportamento – Ad eccezione del periodo riproduttivo conduce vita gregaria in branchi molto numerosi. Di indole poco confidente, evita le zone troppo antropizzate o frequentate dall’uomo. I maschi sostano abitualmente su posatoi dominanti, dai quali controllano il proprio territorio di nidificazione e fanno udire un canto sonoro e melodioso. Quando volano da un posatoio all’altro tengono le zampe pendenti.
Alimentazione – Si ciba essenzialmente di semi di piante selvatiche e coltivate. Insetti e loro larve costituiscono l’alimento dei nidiacei.
Riproduzione – Per la nidificazione viene in genere scelto un sito nei cespugli, nei rovi o fra i cardi, ma a volte fra le viti o su un olivo. Il nido è una costruzione abbastanza rozza di erbe secche e foglie di cardo, tappezzato all’interno con erbe fini e peli. Nell’anno compie una covata tra la metà di maggio e giugno. Le 4-5 uova deposte sono incubate per circa 14 giorni dalla femmina, alla quale il maschio procura il cibo con assiduità. I pulcini sono nidicoli e vengono accuditi da entrambi i genitori. I giovani abbandonano il nido all’età di 12-16 giorni.
Status e conservazione – La specie in Europa è considerata in uno stato di conservazione sfavorevole e in diminuzione.
Livello di protezione – Lo Zigolo capinero è specie: rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II); protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157).
Mario Spagnesi